Impianti termici, operazione calore pulito
Gli impianti termici (qualsiasi alimentazione) devono essere registrati presso il Catasto Regionale degli Impianti Termici (CRITER). CRITER verifica l’adeguatezza dei periodici interventi di controllo previsti dalle norme nazionali per la sicurezza e l’efficienza energetica.
Le responsabilità dei Comuni
Qualora le attività di controllo di CRITER evidenzino situazioni di non conformità vengono inviate comunicazioni di cui il Comune deve tenere conto in quanto rilevanti per la salute e l’incolumità pubblica.
Gli obblighi per i cittadini
I cittadini sono i responsabili degli impianti termici presenti nelle proprie abitazioni (per quelli centralizzati la responsabilità è in capo all’amministratore di condominio). In qualità di responsabili dei propri impianti termici, devono:
- registrare gli impianti al Catasto Regionale degli Impianti Termici (CRITER) entro il 30 giugno 2021 pena sanzioni
- effettuare controlli periodici (tipicamente ogni 2 anni) di efficienza energetica e sicurezza degli impianti dotandosi del bollino Calore Pulito.
Guida alla manutenzione degli impianti termici
FAQ CRITER Regione Emilia Romagna
Informazioni sul Catasto Regionale degli Impianti Termici
Fai registrare l'impianto di casa al CRITER - Catasto Regionale degli Impianti termici ENTRO IL 30/06/2021
CHI RIGUARDA?
- il proprietario o l'inquilino di un immobile in cui ci sia un impianto di riscaldamento (caldaia) o raffreddamento (aria condizionata)
- l'amministratore di condominio in caso di edificio dotato di impianti termici centralizzati
FAI REGISTRARE IL TUO IMPIANTO
Come responsabile dell’impianto, sei tenuto a rivolgerti a un manutentore: è la figura professionale che per legge effettua per te la registrazione obbligatoria del tuo impianto termico al CRITER.
METTITI IN REGOLA ENTRO IL 30/06/2021 Eviti una sanzione fino a 4.000 euro.
Hai ancora tempo fino al 30 giugno 2021 per regolarizzare la tua posizione. Se non provvedi entro questa data - oltre alla mancata sicurezza e ai consumi più alti - con le ispezioni di verifica rischi una sanzione amministrativa fino a 4.000 euro