Reno Galliera in smart, si può fare
La Regione Emilia-Romagna ha riconosciuto all’Unione Reno Galliera il contributo richiesto per il progetto "Si può fare. La Reno Galliera in smart”, presentato in risposta al “Bando per contributi per l’avvio e il consolidamento di progetti di smart working”, con cui la Regione intende sostenere gli enti locali in iniziative volte all’adozione del lavoro a distanza per i propri dipendenti.
Obiettivo ultimo dell’Unione Reno Galliera - che ha inteso fare tesoro dell’esperienza “forzata” e tuttora in corso di lavoro agile imposta dal coronavirus -, è di porre le basi per un cambiamento organizzativo in grado di generare effetti positivi anche nei mesi a venire, valorizzando gli aspetti positivi dell’esperienza attuale e nel contempo superare le criticità rilevate. Cosa significa e cosa comporta riorganizzare “in chiave smart” il lavoro dei dipendenti?
Significa, innanzi tutto, valorizzarli. I lavoratori vengono responsabilizzati e gratificati da una flessibilità e da un’autonomia organizzativa che non può non avere ricadute positive anche sul clima organizzativo e sulla produttività. Significa, poi, ampliare i servizi verso l’utenza e i modi in cui è possibile accedere a quei servizi: si è visto in queste settimane di forzato lockdown, durante le quali il distanziamento ha imposto di informatizzare e semplificare le procedure per arrivare "comunque". Ebbene, da domani, l'obiettivo sarà di arrivare non più "comunque", ma prima, e meglio, e ovunque.
E significa, ancora, ridurre gli spostamenti, con evidente risparmio di tempo e di risorse ambientali: per tutti, ossia per i lavoratori che non devono recarsi in ufficio ma anche per i cittadini utenti, sollevati dalla necessità di recarsi fisicamente presso uffici o sportelli per vedersi erogare dei servizi. Insomma: con questo progetto, premiato dal finanziamento regionale, l’Unione intende usare il trauma di oggi come occasione per tramutare, da domani, l’emergenza in cambiamento positivo. Un cambiamento che vada oltre lo strumento dello “smart working” in sé, ma che implichi anche una crescita in termini di competenze organizzative, attitudine alla leadership partecipativa, attenzione alla soddisfazione dei lavoratori e dei cittadini.