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Uniti per il clima

L’Unione Reno Galliera è risultata tra gli enti ammessi a contributo dal bando regionale per l’adesione al Nuovo Patto dei Sindaci

La Regione Emilia-Romagna (D.G.R. n.379 dell’11 marzo 2019) ha approvato un Bando per sostenere l’adesione degli Enti Locali al Nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia e, con essa, il processo di redazione dei Piani di Azione per il Clima e l’Energia sostenibile (PAESC); l’Unione Reno Galliera, che vi ha partecipato per conto degli otto comuni che la compongono, è risultata tra gli Enti ammessi al contributo.

Il primo Patto dei Sindaci risale al 2008, quando l’iniziativa fu lanciata dalla Commissione europea nell’ambito della settimana europea dell’energia sostenibile: con il Patto, per la prima volta, veniva assegnato alle città e alle  politiche locali un ruolo chiave per la transizione energetica.

L’iniziativa, su base volontaria, impegnava le città che vi aderivano a tradurre l'impegno politico in misure e progetti concreti attraverso un Piano d'azione per l’energia sostenibile (Paes) che individuasse le principali azioni da avviare per ridurre le emissioni di CO2 nei settori in cui gli Enti locali potessero incidere.

A questo Patto l’Unione Reno Galliera aveva già aderito (delibera di Consiglio numero 40 del 18 dicembre 2012) e aveva anche approvato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) in forma unitaria (delibera di Giunta n. 54 del 29 luglio 2014).

L’evidenza del cambiamento climatico in corso ha imposto, ancora nel 2015, un’evoluzione importante del Patto dei Sindaci, che dal 1° novembre 2015 diventa Patto dei Sindaci per il clima e l'energia e unisce quindi le strategie per l’energia sostenibile a quelle per l'adattamento ai cambiamenti climatici (da Paes a Paesc).

Coerentemente con il proprio percorso l’Unione Reno Galliera ha dunque innanzi tutto aderito (febbraio 2019) alla Manifestazione di interesse all’adesione al Nuovo Patto dei Sindaci della Regione Emilia-Romagna, ha poi partecipato (marzo 2019) al Bando regionale e infine, l’8 aprile, ha deliberato l’adesione al Nuovo Patto dei Sindaci (Covenant of Majors for Climate and Energy).

Oggi dunque, avendo perfezionato l’adesione al Patto (l’11 giugno 2019 il “Covenant of Mayors Office” di Bruxelles ha accettato la richiesta di adesione) e ottenuto il contributo regionale di 60.000 euro (come da Det. regionale n.14027 del 30 luglio 2019), l’Unione può finalmente procedere all’affidamento dell’incarico per la redazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima dell’Unione.

Il Nuovo Patto dei sindaci, infatti, prescrive che nei primi due anni successivi alla sottoscrizione le attività si incentrino sulla redazione di questo importante documento, e cioè sulla valutazione della situazione presente (fonti di emissioni di CO2 e loro potenziali di riduzione, rischi climatici, vulnerabilità e sfide a essi correlate) e sull’individuazione delle priorità in termini di mitigazione e adattamento e delle risorse e capacità adeguate per intraprendere le azioni necessarie.

Con il PAESC i Comuni dell’Unione s’impegneranno a:

  1. prevedere azioni da sviluppare nei settori pubblico e privato per il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica negli edifici e nelle attrezzature, nell’illuminazione pubblica, nei trasporti e nella produzione locale di energia;
  2. adottare una strategia per l’adattamento ai cambiamenti climatici, valutando i rischi e le vulnerabilità, i piani e le azioni intraprese;
  3. proporre un modello di comportamento virtuoso, privilegiando la partecipazione e la discussione delle scelte con la società civile;
  4. prevedere le necessarie risorse economiche e umane e rispettare i tempi di realizzazione previsti, monitorare i risultati ottenuti e agevolare tutte le forme di informazione ed educazione connesse alla realizzazione degli interventi e alla loro diffusione.

La dichiarazione d’intenti che apre programmaticamente il Nuovo Patto recita:

Noi, Sindaci firmatari del presente Patto, condividiamo la visione per un futuro sostenibile (…). Insieme, siamo pronti ad adottare misure concrete a lungo termine che forniscano un contesto stabile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico per le generazioni presenti e per quelle future. È nostra responsabilità collettiva costruire dei territori che siano più sostenibili, attraenti, vivibili, resilienti e ad alta efficienza energetica.

È da questa chiara assunzione di responsabilità che il PAESC dovrà prendere le mosse.

Paolo Crescimbeni, sindaco delegato alle Politiche ambientali ed Energia dell’Unione, sottolinea: “Non si può rimandare continuamente la risoluzione dei problemi alle future generazioni e non possiamo nemmeno permetterci di dire che la salute del pianeta è un problema di altri.

Noi sindaci dell’Unione Reno Galliera abbiamo tutti aderito in modo convinto come nel passato, a questo Nuovo Patto, consapevoli dell’onere che comporta. Amministrare è soprattutto questo, assumersi delle responsabilità per cercare di risolvere i problemi. Vogliamo lavorare, spalla a spalla, insieme agli altri enti, alle associazioni e a tutti i cittadini del mondo perché si diffonda il rispetto della Terra e degli esseri viventi. Non c’è un altro pianeta e la salute di tutti noi dipende dalle nostre azioni. Il PAESC sarà il nostro strumento di indirizzo, la bussola che ci guiderà nella ricerca e nella realizzazione di nuove e concrete azioni da intraprendere per l'ambiente”.

La redazione del Piano dovrà concludersi entro la fine del 2020.

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ultima modifica 01/10/2019 16:31 — pubblicato 07/10/2019 08:00